
Immigrazione
L’immigrazione
Lo Stato spende 40 euro al giorno per gli immigrati sotto protezione eurounionista. I governi degli ultimi tre anni li hanno concentrati in campi che l’untuosa neolingua d’ispirazione eurounionista definisce centri d’accoglienza; oppure nei quartieri delle grandi città, già degradati, dove per molti Italiani quel reddito giornaliero, come salario o pensione, è un sogno. Infatti, a sette milioni di Italiani pensionati minimi lo Stato elargisce 500 euro al mese – e anche meno -, cioè la metà che a un profugo straniero. I veri profughi sono dunque i sette milioni di connazionali diseredati, ai quali converrebbe rinunciare alla cittadinanza e presentarsi chiedendo “asilo”, per ottenere quel trattamento che l’Unione europea considera minimo per la vita dignitosa degli stranieri presunti bisognosi di soccorso umanitario.
I governi iperliberisti ed eurounionisti ci dicono che l'Unione europea ci obbliga a dare un trattamento economicamente dignitoso ai rifugiati, altrimenti ci punisce multandoci salatamente. Che strana questa Europa bancaria che non pretende trattamenti umanitari per i pensionati minimi, per i tre milioni di senzalavoro, per i milioni di salariati sotto i 900 euri, per i milioni di greci condannati a fame e malattie perché hanno permesso alle banche tedesche di indebitarli.
E mentre ci impongono il trattamento umanitario per lo straniero, equivalente a due o tre pensioni, gli altri stati eurounionisti manco si sognano di sborsare loro la cifra che ritengono umanitariamente decente per i rifugiati che arrivano da noi solo perché l’Italia è geograficamente più vicina all’Africa. Da oltre un anno la nostra Marina ex militare va a prendersi i profughi fin sotto le coste libiche perché non affoghino nella traversata: è un modus operandi che promuove e agevola il ripugnante business, interno ed estero, dei mercanti di carne umana, dei criminali che ce li abbandonano a migliaia in barconi fatti affondare appositamente sotto i nostri occhi. L’Unione europea fa finta di nulla. Noi Italiani abbiamo salvato 100.250 esseri umani e speso 9,5 milioni al giorno, cioè 114 milioni di euri in poco più di un anno. Renzi, per singolare coincidenza, ha tagliato il fondo per i non-autosufficienti di 100 milioni, privando i malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) del sostegno all’assistenza domiciliare.
Adesso finalmente la pitocca Unione europea sembra voler sostituire la costosa operazione Mare Nostrum con la «Triton»: ci metterà 3 milioni al giorno al posto dei nostri 9,5. Agli poveri eurounionisti è venuta l’ernia sia per questo “sforzo” finanziario, sia perché la Triton farà — assicurano — ricerca e soccorso nei limiti del diritto internazionale della navigazione, cioè entro le trenta miglia dalla costa italiana, ma alla larga dalla costa libica. Ma a noi impongono di trattare bene i profughi, altrimenti... Ma la povera Italia non risparmierà a lungo: al prossimo affondamento di barcone con centinaia di morti annegati, tutto il boldrinume e il bergogliame pretenderanno la ripresa di Mare Nostrum. Gli Italiani gia registrano che «un cartello si associazioni, tra le quali Arci Acli e Caritas, ha lanciato un appello al Governo perché non venga interrotta l’operazione». Sono lì, pronti a gridare e piangere sui nuovi salvati, da scaricare a Tor Sapienza, mica alla domus Santa Marta. Per i pensionati minimi a 450 euro, per i disabili su carrozzina e per tutti gli Italiani immiseriti e immiserandi non è ancora arrivato il turno per la pietà ufficiale.