La follia e il sopruso dell’ideologia generista – La teoria del genere è il tentativo di abolire l’uomo. Essa coltiva guasti e contraddizioni; non solo è eticamente e spiritualmente immorale, ma anche contro

26.02.2015 23:13

La teoria del genere è il tentativo di abolire l’uomo. Essa coltiva guasti e contraddizioni; non solo è eticamente e spiritualmente immorale, ma anche contro natura, contro la biologia e contro la ragione.

Da un punto di vista antropologico, l’ideologia generista è irrazionale poiché non riconosce il dato genetico, cui ciascuno di noi conforma la propria psicologia. È immorale perché asseconda pulsioni di chi si rende ostile a soddisfare la fecondità. Ma ciò che non è adatto alla generazione è contro natura. Le persone omosessuali sono “eterosessuali latitanti” in quanto privi della complementarietà fisica e affettiva, e quindi persone da aiutare a uscire dalla loro sofferenza. Ma le lobby omosessualiste globali, minoranza giacobina organizzata, stanno facendo torto agli omosessuali, indottrinandoli con l’idea che non possono combattere le proprie tendenze disordinate. La generecrazia internazionale mira a imporre il primato del desiderio e censura il fatto che l’omosessualità non è innata, non è un tratto immutabile o identitario della personalità. Di fronte a questa dittatura mediatica è saggio distinguere la condizione di omosessuale da quella di chi si proclama tale solo per farne una bandiera sociopolitica.

Purtroppo un lungo e avvilente elenco di casi d’ideologia generista si registra anche nelle scuole. Potenti multinazionali, grandi aziende e le maggiori banche finanziano massicciamente una guerra culturale onnipervasiva: massamediatica, giudiziaria, amministrativa, ora anche scolastica, per conquistare i giovani alle fantasie generiste. Occorre partire dai banchi di scuola, dove oggi dilaga questa teoria scientificamente infondata; tornare a riscoprire l’umano; scommettere sull’educazione tradizionale, saggia, conforme alla natura e alla ragione.

Da un punto di vista giuridico o legislativo, la cosiddetta identità di genere si basa su aspettative e percezioni molto vaghe e fantasiose. A prescindere dalla qualifica biologica, ci troviamo di fronte a una pluralità di definizioni mutevoli e bizzarre, che son prive di valore e che i generisti intendono sostituire al principio maschile e a quello femminile, ancestrali e perenni quanto il mondo. Si vuole limitare la libertà di pensiero e di espressione con la categoria della cosiddetta “omofobia”, che di fatto discrimina gli eterosessuali e, se applicata, violerebbe la nostra Costituzione.Ormai lo scontro si è fatto feroce. È accaduto l’inconcepibile e l’inaccettabile: addirittura l’Onu ha chiesto formalmente alla Chiesa Cattolica – ma non all’Islam - di fare i compiti a casa, cioè di modificare la propria dottrina morale su aborto e omosessualità. Tanto accanimento nel voler imporre tale ideologia contro tutto e contro tutti è stato spiegato da Judith Butler, la guru dell’ideologia generista, che ha così pazziato: “Vogliamo riformulare la realtà, decostruendola». La follia e il sopruso.

servizio redazionale

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